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Come tutti i tè, anche il matcha viene ricavato dalle foglie della pianta del tè – la Camelia Sinensis – diffusa nella provincia cinese dello Yunan.

In origine nell’VIII secolo si cuoceva il tè verde a vapore e lo si essiccava comprimendolo in pani. Solo successivamente i monaci zen cinesi iniziarono a macinare i mattoncini fino a ridurli in polvere finissima per poi mescolarla in acqua bollente, producendo il tè verde.

Il matcha arrivò in Giappone solo nel XII secolo quando alcuni monaci giapponesi – tra cui spiccava la figura di Eisai Myoan – si recarono in Cina per studiare la meditazione buddhista zen, scoprendo così le foglie di tè verde in polvere. Ciò che li affascinò fu capire che il matcha potesse essere molto utile per la loro meditazione perché, grazie alla presenza di L-teanina, manteneva vigile la mente, lo spirito tranquillo più a lungo e non aveva effetti sul sistema nervoso. Fu così che quando tornarono in Giappone portarono con loro alcuni semi della pianta del tè e iniziarono a promuovere il consumo del matcha fino a farlo diventare parte integrante della tradizione culturale e della vita giapponese, tanto che nel XVI secolo avere il proprio maestro del tè diventò il simbolo dell’élite giapponese.

Oggi vi proponiamo un dessert veloce , fresco e salutare: Budino al the matcha e semi di chia!

 

°INGREDIENTI°

~2 cucchiai di semi di chia

~120 g di latte di mandorla

~1 cucchiaio di malto di riso

~50 g di albicocche a dadini

~1 cucchiaino di thè matcha

 

°PROCEDIMENTO°

Versare in una ciotola i semi di chia e unire il latte di mandorla. Mescolate con un cucchiaino e i semi di chia inizieranno a gonfiarsi e ad addensare il composto. Aggiungere un cucchiaino di malto di riso.

Sul fondo di un bicchiere, mettiamo una parte delle albicocche.

Ora prendiamo il composto e lo versiamo nel bicchiere fino all’orlo. Aggiungiamo come topping il restante delle albicocche e granola di nocciole.

..alla prossima preparazione!