La sudorazione è una risposta fisiologica del corpo per contribuire alla sua termoregolazione. Si tratta di un processo essenziale per mantenere l’omeostasi della temperatura corporea, ma tuttavia, soprattutto d’estate in persone predisposte si può presentare più come un problema scomodo a livello sociale da dover arginare, specialmente per la comparsa di cattivo odore o di sudorazione eccessiva che porta a bagnare o macchiare i vestiti e mettere la persona in una sorta di disagio psicofisico.
I responsabili dell’eccesso di sudore sono prevalentemente dei batteri specifici che colonizzano il microbiota ascellare; Il corynebacterium è il principale agente causale dello spiacevole odore. La comunità microbica delle ascelle umane gioca dunque un ruolo fondamentale nella formazione dell’odore perchè trasforma le secrezioni inodore e naturali in volatili molecole responsabili del cattivo odore. A incrementare questa situazione esiste comunque anche un’influenza di fattori genetici predisponenti (genere ed etnia) oltre che ad errati modelli di stili di vita come per esempio l’alimentazione.

Corynebacterium
Questo problema si è sempre affrontato tramite l’uso topico di deodoranti che vengono applicati sulle zone interessate della pelle con l’intenzione di mascherare o talvolta ridurre tale cattivo odore oppure mediante l’eliminazione di batteri da parte di componenti antisettici o batteriostatici presenti nella formulazione. Il Triclosan, ad esempio, è uno degli ingredienti più diffusi ed utilizzati nella produzione di deodoranti convenzionali grazie alla sua attività antimicrobica ad ampio spettro, che però ha destato preoccupazioni in merito alla sicurezza personale e alla tossicità ambientale. Si tratta di un composto stabile e liposolubile e per questo motivo ha un’affinità per i sistemi biologici e si accumula nei tessuti non polari e grassi del corpo, inoltre il suo smaltimento a livello ambientale è basso e lento, si può trovare nel suolo, nei sedimenti e nell’acqua riutilizzata. Esistono attuali preoccupazioni per l’aumento delle segnalazioni di rilevamento del Triclosan e dei suoi metaboliti nelle matrici ambientali e del loro possibile danno ecotossicologico.
Nelle formulazioni di deodoranti sono presenti anche gli antitraspiranti, la cui funzione è quella di diminuire il rilascio di sudore da parte delle ghiandole sudoripare eccrine, limitandone la quantità di secrezione nella zona ascellare. E’ noto che i sali di alluminio e altri sali metallici, come lo zirconio, sono gli attivi più utilizzati e deputati a questa funzione, provocando un’ostruzione meccanica dei dotti ghiandolari. Il blocco del sudore condotto per un tempo prolungato a causa dell’uso costante di sali di alluminio può però portare a disfunzioni e degenerazione delle ghiandole con perdita della funzione secretoria. L’uso costante di prodotti contenenti sali di alluminio è stato inoltre associato in diversi studi allo sviluppo di cancro al seno, mentre altri autori sostengono che la quantità di dati è ancora troppo scarsa per confermare eventuali correlazioni. Si sono presentate preoccupazioni per l’impatto di questi ingredienti anche sul microbiota ascellare. C’ è da dire comunque che con l’evoluzione dei processi industriali, l’alluminio è stato il metallo più utilizzato nelle formulazioni del 21°secolo, ma nonostante la sua abbondanza non ha nessuna funzione fisiologica importante nell’organismo umano; tuttavia l’elevata e continua esposizione ha causato alcuni danni anche cronici nell’uomo. Malattie tali come demenza, disturbi ossei, anemia e le neurodegenerative Parkinson ed l’Alzheimer sono state infatti associate all’esposizione cronica a questa sostanza.
Nel settore cosmetico e dell’igiene personale è sempre più presente una significativa pressione verso la ricerca e l’innovazione di attivi in grado di neutralizzare cattivi odori e controllare la traspirazione in maniera fisiologica, senza eventuali rischi di salute per il consumatore, ma anche scongiurando danni di tipo ambientale. Molte aziende che producono cosmetici naturali sensibilizzano e promuovono già da tempo l’acquisto dei loro prodotti deodoranti dove in etichetta viene specificata la totale assenza di sali di alluminio nelle loro formulazioni, considerati probabili perturbatori endocrini.
L’uso di materie prime di origine vegetale nello sviluppo di prodotti naturali per il trattamento di problematiche e malattie della pelle sono tradizionali e risalgono ai tempi storici del passato, dove non esistevano ancora la maggior parte dei farmaci moderni. Oggi la letteratura riporta un’ampia varietà di questi attivi derivati dagli estratti delle piante come importanti agenti antinfiammatori, antimicotici, antivirali, anti acne ed antierpetici. Gli oli essenziali sono sicuramente tra i protagonisti principali per il potenziale unico espresso nel loro vasto fitocomplesso. In cosmetologia vengono utilizzati per la loro fragranza gradevole e perchè risultano efficaci nel mascherare odori indesiderati. L’azione antimicrobica attribuita a questi composti volatili, principalmente terpeni, alcoli, esteri e chetoni, è importante nello sviluppo di formulazioni di prodotti deodoranti che soddisfino il desiderio dei consumatori dei cosiddetti “prodotti green”. Tra le piante ad azione battericida più utilizzate nello sviluppo di formulazioni deodoranti naturali troviamo: tea tree, rosmarino, menta, salvia, timo, lavanda e citronella.

Tea tree
Il noto meccanismo d’azione dei deodoranti è l’eliminazione non specifica di batteri presenti nella zona ascellare, che tende a provocare uno squilibrio del microbiota locale, provocando irritazione e interferendo con la funzione immunitaria. La conoscenza di queste nozioni può essere utile e guidare verso lo sviluppo di prodotti meno aggressivi per il settore di nicchia della cura della persona. Purtroppo ancora oggi prevalgono sul mercato prodotti la cui azione anti traspirante dipende dalla presenza di sali di alluminio che analogamente coinvolge l’azione battericida, la più importante nella formulazione, che risulta essere ancora ferma a vecchi metodi; sono dunque necessari nuovi approcci formulativi che grazie alle tendenze sostenibili dello stile di vita mondiale attuale consentono l’esplorazione verso l’uso di sostanze vegetali quali oli essenziali ed estratti e derivati di piante nello sviluppo di deodoranti.
A.F.
Bibliografia:
https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/33644863/
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