L’estate sta finendo e un anno se ne va cantavano i Righeira in una loro famosa hit degli anni Ottanta. La fine delle vacanze, con la spensieratezza ed il relax di quei momenti, possono lasciare però un velo di tristezza e preoccupazione; è il classico cambio di stagione, ci avverte che la routine sta per tornare e possiamo ancora non essere pronti a livello psico-fisico, accusando il colpo e presentando le classiche problematiche di questo periodo come stanchezza ed astenia, ma anche ansia e nervosismo, somatizzando soprattutto a livello viscerale.
Settembre è un mese di transizione tra l’estate e l’autunno, che si manifesta con il cambiamento espresso nei fenomeni naturali e anche in quelli interni, legati al nostro organismo. La natura mostra la sua trasformazione nei colori e nelle forme delle sue espressioni: per esempio nella vite i grappoli d’uva sono finalmente maturi per poter essere raccolti e trasformati per la produzione del vino, è il periodo della vendemmia. E’ anche il momento dove nella vegetazione sono presenti e vengono raccolti frutti, semi, bacche, radici e rizomi, parti di piante medicinali che si trovano nel loro tempo balsamico.

A Settembre è tempo di vendemmia
Secondo le più importanti medicine tradizionali, la trasformazione è legata alla risonanza che esiste tra i fenomeni naturali e il corpo. Nel libro cinese antico Shang Shun vi è scritto che l’elemento Terra permette la semina, la crescita e il raccolto. Alla Terra associamo una certa centralità e stabilità nei confronti degli altri elementi; essa è spesso erroneamente associata dagli autori occidentali alla fine dell’estate, ma in realtà non corrisponde a una vera e propria specifica stagione perchè essa è il Centro, un punto di riferimento neutrale attorno al quale ruotano le stagioni e gli altri Elementi: Legno, Fuoco, Metallo e Acqua.

La teoria dei 5 Elementi in MTC
Secondo la teoria dei 5 elementi, lo Stomaco e la Milza appartengono alla loggia Terra. Lo Stomaco esprime una certa centralità come posizione anatomica ed è il più importante di tutti i Visceri. Insieme alla Milza è conosciuto come la “Radice del qì del Cielo Posteriore”, poichè è l’origine di tutti i qì e del Sangue prodotti dopo la nascita. E’ inoltre la Grande Sorgente di nutrimento per tutti gli altri visceri, dove i cinque sapori entrano dalla cavità orale e raggiungono lo stomaco attraverso la faringe e l’esofago. Lo Stomaco ha il compito di trasformare le sostanze ingerite che vengono attaccate dalle sue secrezioni ghiandolari e ridotte ad un miscuglio denso, vischioso e molto acido che prende il nome di chimo.
Zhang Jie Bin afferma: “Il qì dello Stomaco è il nutrimento della vita stessa, se Lo Stomaco è forte, ci sarà salute e se lo Stomaco è debole, la vita sarà turbata dalla malattia.” Ed ancora: “Il medico che vuole nutrire la vita deve tonificare lo Stomaco e la Milza.” Se lo Stomaco è forte ed ha abbastanza qì per estrarre e trasportare i cibi nel corpo, ci sentiamo forti e pieni di energia, se invece esso si trova in deficit di qì, la persona potrà sentirsi stanca e manifestare debolezza muscolare. Nella diagnostica soprattutto della Medicina Cinese per controllare le condizioni dello Stomaco è importante esaminare la lingua della persona; la presenza di lingua spessa con patina bianca sarà indice di freddo nello Stomaco e dunque la sua attività non sarà in grado frammentare ed omogeneizzare bene.
Uno Stomaco in salute invia i cibi trasformati verso il basso all’Intestino Tenue: la digestione sarà buona e senza problemi. Se il qì dello Stomaco non riesce a scendere, il cibo può ristagnare e causare sintomatologie quali sensazione di pienezza, gonfiore, acidità, eruttazione e reflusso. In linea di massima la relazione tra Stomaco e Milza è molto stretta, tanto che possono essere considerati come due aspetti dello stesso sistema d’Organo; il primo ha la funzione di frammentare ed omogeneizzare e il secondo di coordinare le attività dello Stomaco, trasportando e separando i Liquidi corporei.
L’importanza di una prima e vera trasformazione che avviene nel nostro organismo e di una certa centralità nei processi fisiologici è espressa dallo Stomaco anche grazie alle conoscenze del linguaggio della Dottrina Umorale di Ippocrate nella Medicina Tradizionale Mediterranea. Infatti Galeno e tutti gli altri medici di lingua greca dell’epoca, utilizzavano il concetto di “pepsis”, per intendere un tipo di trasformazione che avveniva per mezzo del calore nella cottura del cibo ma soprattutto era riferita alle varie e continue trasformazioni metaboliche all’interno del nostro corpo. Ogni organo era sede di un certo tipo di trasformazione attraverso la quale si giungeva alla produzione dei Quattro Umori. Allo Stomaco, organo dotato di un Calore Elevato, era associata la “Prima Alterazione” o “Cozione”, dove il cibo una volta arrivato ad esso veniva trattenuto, trasformato e poi selezionato in tre frazioni: una scoria inutile che arrivava all’intestino e tramite le feci veniva espulsa, una materia leggera, fluida ed abbastanza fredda che saliva ed arrivava alla testa, dove subiva un’altra trasformazione che prendeva il nome di Flemma e per ultima una molto eterogenea e ricca che andava verso il Fegato e si chiamava “Chilo”.

La Dottrina Umore di Ippocrate
Capire il linguaggio delle medicine tradizionali dell’epoca e decodificarlo ai tempi di oggi, è fondamentale per ricordare e non dimenticare, che come esseri umani, siamo ancora collegati e sensibili ai fenomeni fisici e naturali dell’universo e quindi anche al cambio di stagione che rappresenta di riflesso quella trasformazione nei processi fisiologici, metabolici e psico-emozionali che accadono spesso dentro di noi.
A.F.
Bibliografia:
“G.Maciocia – I Fondamenti della Medicina Cinese”
“Luigi Giannelli – Medicina Tradizionale Mediterranea”